14 Ottobre 2016

Fondazione Ri.MED: Decimo Simposio Annuale

Fondazione Ri.MED: Decimo Simposio Annuale

Il 17 ottobre ha avuto luogo a Palermo, presso il Centro Congressi del Grand Hotel Villa Igiea, il decimo Simposio della Fondazione Ri.MED dal titolo “Bridging health and economic development through public-private partnerships”. Il titolo del Simposio sottolinea il ruolo cruciale, per lo sviluppo del settore economico e medico-scientifico, di un modello che preveda la partecipazione di soggetti pubblici e privati con l’obbiettivo comune di migliorare la vita dei pazienti.  La Fondazione Ri.MED incarna perfettamente questo modello di partnership pubblico-privata internazionale. Si tratta infatti di una cooperazione scientifica i cui partner co-fondatori sono il Governo Italiano, la Regione Siciliana, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Università di Pittsburgh (USA) e il Centro medico dell’Università di Pittsburgh (UPMC), un’azienda multinazionale integrata per la sanità.

La Fondazione Ri.MED è un’organizzazione no-profit dedita a promuovere il ruolo delle biotecnologie applicate al settore biomedico, con attenzione particolare sulla Sicilia ed il Sud Italia, nata per la realizzazione di un centro di eccellenza per progetti di ricerca biotecnologica e biomedica ad elevato contenuto tecnologico (CBRB).  Lo scorso 12 ottobre la Commissione Regionale dei Lavori Pubblici ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione del Centro, i cui lavori partiranno nel 2017. Nel frattempo Ri.MED ha selezionato e formato eccellenti ricercatori e manager di settore che hanno sviluppato prodotti cellulari, terapie avanzate e nuove soluzioni per i pazienti che si sono tradotte in brevetti e in vere e proprie rivoluzioni scientifiche, capaci di attrarre finanziamenti a livello internazionale. Molti di questi ricercatori hanno avuto modo di presentare le loro ultimissime scoperte durante il decimo Simposio della Fondazione Ri.MED.

Antonio D’Amore, ricercatore palermitano della Fondazione dal 2011, ha sviluppato 7 brevetti in collaborazione con l’Università di Pittsburgh, ha ottenuto finanziamenti da imprese del calibro della Carnegie Mellon University, e sta avviando una propria start-up con l’Innovation Institute di Pittsburgh e UPMC. D’Amore è impegnato nello sviluppo di protesi cardiache che non necessitino di anticoagulanti e che non calcifichino, in modo tale che i bambini con patologie cardiache non siano costretti a sostenere impianti multipli per adattare le protesi alla crescita.

Riccardo Gottardi ha vinto il bando indetto da CASIS – ente spin-off della NASA – grazie al suo “bioreattore”, un piccolo strumento per la generazione di cartilagine e osso. Dopo la presentazione alla Casa Bianca nel giugno scorso, il suo modello in vitro sarà utilizzato nelle prossime ricerche scientifiche a bordo della stazione spaziale internazionale (International Space Station).

Questi sono solo alcuni esempi delle brillanti menti su cui punta la Fondazione Ri.MED. “Gli investimenti che stiamo facendo per formare capitale umano con altissimo profilo, unitamente al nostro modello incentrato sulla ricerca traslazionale” spiega il Dott. Alessandro Padova, direttore Generale della Fondazione “fanno di Ri.MED un motore in grado di generare innovazione e trasferimento tecnologico nei settori di maggior sviluppo – bioingegneria e medicina rigenerativa in primis – e di attrarre investimenti, creare piccole e medie imprese, e contribuire a rendere la Sicilia competitiva a livello mondiale nel settore delle biotecnologie”. “La nostra ricerca” aggiunge il Dott. Padova “è fortemente orientata all’applicazione clinica e al concetto di medicina personalizzata, per essere sempre più vicina al paziente “.

Per maggiori informazioni sul decimo Simposio della Fondazione Ri.MED e per consultare il programma, clicca qui.