23 Aprile 2016

ISMETT IRCCS: inaugurazione della nuova Sala Ibrida

ISMETT IRCCS: inaugurazione della nuova Sala Ibrida

Ad aprile 2016, è stata inaugurata la nuova Sala Ibrida di ISMETT IRCCS, alla presenza dell’Assessore Regionale della Salute, On. Baldo Gucciardi, del Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, del Segretario Generale della Regione Siciliana Patrizia Monterosso, e del Direttore dell’ISMETT, Prof. Angelo Luca.
L’evoluzione dei sistemi informatici e delle tecnologie di imaging ha fatto sì che il confine concettuale e fisico, prima esistente tra l’area dedicata alla diagnostica per immagini e quella riservata alla sala operatoria, tendesse a diventare sempre più labile e sovrapponibile. E’ nata pertanto l’esigenza di disporre in un unico “spazio” all’interno del blocco operatorio, sia di attrezzature e tecnologie tipiche delle sale di radiologia, sia di caratteristiche di sterilità e di organizzazione tipiche del blocco operatorio. Queste aree vengono definite “sale ibride” ed in esse operano team multidisciplinari (l’esperto di imaging, il radiologo interventista, il chirurgo, l’emodinamista).
Grazie a queste sale è oggi possibile impiantare una valvola cardiaca aortica senza l’apertura del torace e senza il ricorso alla circolazione extracorporea; attraverso l’accesso dall’arteria femorale un catetere porta il sistema valvolare fino al cuore mediante la guida delle immagini radiologiche e tale sistema valvolare viene “ancorato” nella giusta posizione al posto della valvola aortica ammalata. Tutto ciò si deve svolgere in condizioni di sterilità e in un ambiente dove è pronta la circolazione extracorporea e l’equipe chirurgica nel caso che, per una complicanza, si renda necessario aprire il torace in urgenza per un intervento a cuore aperto.
Queste nuove opportunità tecnologiche stanno profondamente modificando il livello di invasività del trattamento della patologia, producendo una riduzione del numero di interventi tradizionali “a cielo aperto” e rendendo meno rischiosi per complicanze (anche maggiori, come la morte) atti terapeutici prima più complessi e di forte impatto biologico e psicologico sul paziente. La riduzione significativa del rischio per la vita e per le complicanze delle tecniche interventistiche ha consentito di trattare la patologia di soggetti che, per le loro comorbidità o per la loro età, sarebbero stati esclusi dalla chirurgia tradizionale.
Le caratteristiche della sala ibrida, permettono anche di eseguire i cosiddetti interventi “ibridi”, interventi eseguiti in parte con tecnica chirurgica ed in parte con tecnica interventistica. Ciò riduce i rischi per il paziente riducendo i tempi di esposizione alla chirurgia, all’anestesia e alla circolazione extracorporea.
La sala ibrida viene utilizzata per il trattamento di diverse patologie:

  • malattie valvolari nei pazienti ad elevato rischio chirurgico
  • patologie vascolari dell’aorta toracica ed addominale.
  • disturbi del ritmo nella fibrillazione atriale cronica.
  • malattia coronarica.
  • alcune cardiopatie congenite.