Nei giorni scorsi il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha firmato il decreto che conferma il carattere scientifico dell’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT) di Palermo gestito da UPMC Italy. ISMETT aveva ottenuto per la prima volta il riconoscimento a IRCSS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) nel 2014 nell’ambito della Cura e ricerca delle Insufficienze terminali di organo. Le linee di ricerca attive sono sei e riguardano Trapianti ed insufficienze terminali d’organo, Tecniche diagnostiche ed interventistiche innovative, Medicina rigenerativa, Immunologia clinica ed immunoterapia, Infezioni e medicina molecolare, Information & communication technology per la cura della salute.
Il processo per il riaccreditamento era già iniziato l’estate scorsa, visto che la normativa vigente prevede che gli Istituti di Ricerca consegnino ogni due anni al Ministero della Salute i documenti che certifichino il lavoro svolto dall’Istituto nell’ambito della ricerca, dell’attività clinica, della mobilità attiva e relativi ai dati economico-finanziari della struttura. Ad ottobre scorso un gruppo di esperti del Ministero si è recato a Palermo per effettuare un’ispezione a ISMETT e verificarne gli standard, attività compresa nell’iter per il riaccreditamento a IRCSS.
“Il riaccreditamento ad IRCCS – sottolinea Angelo Luca, direttore dell’Istituto – conferma il ruolo strategico dell’ISMETT nei programmi di ricerca scientifica del Ministero della Salute da cui dipendono i 49 IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) Italiani. È stato riconosciuto il valore di una struttura che coniuga l’eccellenza clinica e l’innovazione con la ricerca di base, clinica e traslazionale. Stiamo lavorando per far crescere questo Istituto e renderlo più adeguato alle nuove sfide nel campo della ricerca che sono quelle di valorizzare i brevetti e favorire il trasferimento tecnologico per migliorare le cure dei pazienti (oggi occorrono 14 anni perché l’idea si trasformi in applicazione clinica). A questo proposito, grazie al supporto dell’Assessorato alla Salute, il prossimo anno ci sarà un aumento dei posti letto da 78 a 114 e l’apertura del nuovo centro cuore. Stiamo lavorando anche per creare una interazione sempre più stretta tra ISMETT e la Fondazione Ri.MED. Già oggi i nostri ricercatori lavorano insieme a quelli Ri.MED nella Cell Factory dell’Istituto, una struttura cui il Dipartimento delle Attività Produttive della Regione Siciliana ha assegnato il terzo posto tra le infrastrutture di ricerca nel Programma Nazionale delle Infrastrutture di Ricerca”.